Pippo Fava, trent’anni dopo: chi sono oggi i suoi ragazzi
Ahimè – dice lo specchio – non sei più un “ragazzo di Fava” ma un anziano signore un po’ imbranato che sale le scale a fatica per via del sovrappeso. E come si chiamava quel giudice? Te lo ricordi ancora? Giornalista antimafia? Ma a chi vuoi darla a bere?
Ma i ragazzi di Fava ci sono ancora. Si chiamano Giorgio, Ester, Salvo, Valeria, Andrea, Norma e sono dei ragazzi come noi allora. Chi ha fatto un buon giornale per anni (giù al sud della Sicilia) prima di essere messo con le spalle al muro. Chi ha cacciato il sindaco mafioso (in alta Lombardia) a colpi d’inchieste. Chi ha fatto l’antimafia in Emilia – organizzazione e giornali – chi Milano, chi a Roma. Son ragazze e ragazzi fortissimi, buoi, senza paura. Bravi nel loro mestiere. Nessuno s’è mai accorto di loro (come per noi, d’altronde) salvo qualche giornalista vecchio e un po’ matto. Loro (come noialtri) non ci hanno fatto mai caso. Hanno rifiutato l’“ognuno per sé” e “la mia carriera”, la cifra fondamentale del nostro tempo. Forse con le sconfitte e col tempo cambieranno. Ma ora sono così.
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