Difendiamo Ultime da Babele
Tra qualche giorno esattamente il 31 chiuderà secondo me un interessantissima trasmissione di Radio Uno Ultime da Babele, qui http://www.radio.rai.it/radio1/ultimedababele/ potete trovare le vecchie puntate per farti un idea.
Un programma veramente utile, di servizio pubblico e libero e forse per questo da eliminare condotto magistralmente da Giorgio Dell’Arti.
E’ mai possibile che quando un programma piace e funziona e soprattutto è condotto con garbo ed educazione (senza insulti e grida) lo si chiude???
E’ mai possibile che se un programma fa’ ascolti e quindi conviene agli inserzionisti e/o all’azienda rai, lo si chiude???
Da contribuente e abbonato Rai esigo una spiegazione logica.
Per questo su Facebook molte persone si sono organizzate con 2 gruppi Salviamo Ultime da Babele e NON CHIUDETE ULTIME DA BABELE!!! per protestare contro la dirigenza RAI.
Abbiamo scritto insieme una lettera che potete mandare via mail ai dirigenti ai seguenti indirizzi p.garimberti@rai.it, m.masi@rai.it, b.socillo@rai.it, a.preziosi@rai.it e che trovate qui sotto.
FACCIAMOCI SENTIRE PER DIFENDERE IL SERVIZIO PUBBLICO ED I NOSTRI SOLDI DEL CANONE.
Egregio Presidente, Egregi Direttori,
siamo un gruppo di ascoltatori di “Ultime da Babele”, trasmissione condotta da Giorgio Dell’Arti su Radio 1, delusi e rammaricati nei confronti della chiusura inaspettata e annunciata per la fine dell’anno.
Vorremmo sottolineare come il Dott. Dell’Arti sia riuscito con intelligenza e moderazione a fidelizzare un elevatissimo numero di utenti assidui, persone che lo seguono ogni giorno, gli scrivono per concordare, dissentire ed alimentare un vivace dibattito sulla attualità. E’ evidente che la trasmissione interessa, suscita curiosità, in una parola: funziona.
“Ultime da Babele” è un programma di rara qualità e spessore, condotto con rispetto ed eleganza, fonte di spunti interessanti non solo a livello giornalistico, trattandosi di rassegna stampa, ma anche profondamente culturali, scientifici, artistici, letterari. E’ indubbiamente un successo, di pubblico e consensi.
Crediamo un nostro diritto domandare a Voi dirigenti: perchè privare la radio e gli utenti di un servizio tanto apprezzato? Apprendiamo, inoltre, che il programma sarà sostituito da un altro dedicato fondamentalmente alla cura del corpo e al benessere. Dunque, “Ultime da Babele” non sarà sostituito da un prodotto equivalente.
Giorgio Dell’Arti è un professionista esperto, colto, noto e capace. E’, lo sapete bene, un uomo libero e non ha bisogno della nostra difesa. Noi difendiamo il nostro diritto di ascoltare radio di qualità. La Rai è (era?) un editore che dovrebbe avere come riferimento primario i propri abbonati. Perché puntate a favorire un appiattimento tanto diffuso del servizio pubblico, perché la qualità di un programma non è di per sé garanzia della sua sopravvivenza, in mezzo a tanti prodotti mediocri?
Ma Voi, avete un vaga idea di quanta robaccia gira in FM la mattina? “Ultime da Babele” disturba forse qualcuno, toglie spazi o ne apre alcuni che sarebbe meglio tenere chiusi? Alle 8:30, dopo il “GR” avremmo piacere di proseguire nella conoscenza dei fatti e delle loro sfumature.
Esigiamo, come ascoltatori e come contribuenti, una spiegazione vera delle ragioni che hanno determinato una simile decisione; soprattutto chiediamo con forza che venga riconsiderata dagli organi competenti.
Non riteniamo plausibile perdere un riferimento utile e prezioso per la lettura dell’attualità, mentre riteniamo certo che Voi perderete una rilevante percentuale di pubblico.
Grazie per l’attenzione.
Distinti saluti.
Seguono firme
(si segnala, inoltre, che sono nati due gruppi su Facebook in segno di protesta: “Salviamo Ultime da Babele” e “Non chiudete Ultime da Babele”)
be come dice Andreotti, esiste solo un modo nell’ intepretare la chiusura di Ultime da Babele ed e’ pensare male , perciò e chiaro per far posto agli amici degli amici, che viene “fatto fuori” questo programma. come al solito la RAI lottizzata non si smentisce.
Si sono d’accordo con te e penso che venga chiuso anche perchè dava fastidio la libertà con cui veniva fatta questa trasmissione.
Non mandiamola giu’, facciamoci sentire per far riprendere la trasmissione.
Io insieme ai ragazzi del gruppo facebook che si batte per la non chiusura ho fatto una marea di mail di protesta alla dirigenza ma mi sembra che non siano servite a niente perchè è partito il nuovo palinsesto.
Questa mattina andando al lavoro non ho sentito alla radio la consueta voce del sig. Dell’arti sostituita da una insulsa musichetta; se potessi andrei via da questa Italia che da una parte tanto amo e dall’altra trovo insopportabilmente vuota priva di sostanza in cui non mi riconosco più.
Al Sig. Dell’Arti vorrei dire che i suoi 23 minuti erano eccellenti, equilibrati mai banali.
Caro Giorgio le persone libere in questo paese di ominicchi putroppo non hanno spazio e fanno paura. Abbiamo provato a protestare ma la vedo dura.
L’aspetto più controverso è che non ho visto nessuna reazione da parte dei giornalisti, colleghi di Dell’Arti che hanno molto più potere mediatico rispetto ad un gruppo di scontenti per la chiusura della loro trasmissione preferita.
Purtroppo penso che il loro lavoro sia solo nella produzione di cibo avariato per le nostre menti, visto che non abbiamo tempo e che dobbiamo lavorare lavorare e lavorare per poi consumare consumare e consumare, questi bravi giornalisti ci preparano la notizia già indirizzata, dove da sola ti porta ad essere pro o contro, senza darti la possibilità di ragionarci sopra.
Speravo che Garimberti fosse meno legato al sistema evidentemente sbagliavo.
Stefano putroppo la rai è partitica da sempre tranne rare eccezioni. Noi stiamo provando a fare informazione con la nostra associazione.
=== RADIO ICARE E RADIO ODEON ===
E’ nata la prima radio all news, Noi ICare andremo in onda ogni sabato mattina con il programma Radio ICare dalle 9:30 alle 12. Ecco le frequenze di Radio Odeon nelle marche e in abruzzo: SBT 93.7 ; ALBA ADRIATICA E VAL VIBRATA 99.8 ; GIULIANOVA E VAL TORDINO 91.5 ; ROSETO 105.3 ; TERAMO 107.6 Se non sei raggiunto dalle frequenze radio puoi ascoltarci in diretta tramite la pagina del nostro blog: https://www.assoicare.org/live/
Sono uno dei firmatari della lettera inviata ai 4 vertici RAI. Io ed un’altra ventina dei firmatari ancora non molliamo ed abbiamo scritto a tutti i parlamentari ed ai giornalisti ciò che potete leggere qui: http://parcodeinebrodi.blogspot.com/2010/01/96-italiani-rivogliamo-ultime-da-babele.html
Suggerisco, a chi possa far piacere coltivare l’idea che quella trasmissione possa tornare, di inviare una mail a tutti i Parlamentari con il solo oggetto: “Rivogliamo Ultime da Babele così com’era – Nome e Cognome” ed il testo vuoto. E’ rapida ed i Parlamentari, solo scaricando la posta (e buona parte di loro lo fa), avranno modo di capire…. posso fornire l’elenco completo degli e-mails a chi me lo richiedesse a cb650c@libero.it
Però secondo me se spostiamo tutto su i politici confermiamo che loro sono i padroni della RAI. Secondo me dobbiamo insistere sui vertici della RAI oppure fare una campagna clamorosa contro il pagamento del canone RAI.
Non è che sono i politi i padroni della RAI, siamo noi! C’è però una… legge? La RAI risponde al Parlamento che ci (dovrebbe) rappresenta. … e qui può anche partire un discorso non bello: ma ci rappresentano i nostri politici (tutti!). A mio avviso no! Ed è no perchè quando andiamo a votare non stiamo attenti a quel che stiamo facendo…. ovvero: la colpa è nostra. – Il canone RAI è quello che ci permette di protestare: puoi protestare per qualcosa che non hai acquistato? No.
E poi è Legge. Dura lex sed lex.
Marco sono in parte d’accordo con te. Tu dici dobbiamo stare attenti a chi votiamo, ma la RAI è stata lottizzata da tutti putroppo quindi siamo noi cittadini che dobbiamo vigilare. Riguardo al canone (lo so che è una tassa Marco non c’è bisogno di puntualizzare tutto) che oramai si può paragonare agli abbonamenti di sky e mediate premium allora come estremo ratio e protesta come in questo caso di ultima da babele si può minacciare di non pagarlo più.
Non sono d’accordo sul considerare il canone agli abbonamenti dei privati. Intanto non c’e’ ancora nessuno che offra qualcosa a 9 euro al mese (o sbaglio) con i contenuti che fino a ieri offriva RAI. Poi, RAI la vedono tutti (problemi tecnici a parte) i privati a pagamento no. Infine, mi ripeto, se non paghiamo il canone non possiamo protestare e perdiamo LA NOSTRA TV. Forse che se Canale 5 fa sparire Striscia (che sicuramente piace a tutti, anche a me) qualcuno ha il diritto di protestare? No. Quindi o paghiamo riservandoci i diritti che ne conseguono o smettiamo e perdiamo RAI. Il che ritengo sarebbe assai grave (non solo per la gente a spasso).