In Italia un esercito di volontari. Da sostenere

Volontariato

Un italiano su otto fa qualcosa gratuitamente per gli altri: è l’esercito del volontariato che, secondo dati Istat, conta in Italia 6,6 milioni di persone. Uomini, donne, giovani e anche anziani impegnati sui fronti più diversi. E oggi, venerdì 5 dicembre, Giornata internazionale del volontariato, il presidente della Camera Laura Boldrini ha sottolineato l’importanza di questa risorsa alla quale dovrebbe essere destinata però maggiore attenzione e soprattutto più fondi. Il Forum del Terzo Settore annuncia un’assemblea che si terrà nella primavera del 2015 e rileva che purtroppo questa realtà è per la politica e i legislatori ancora “ai margini”.

Il volontariato rappresenta un “prezioso collante” di una società che rischia la frammentazione e il distacco tra cittadini e istituzioni. Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, nel messaggio inviato al Presidente del Centro nazionale volontariato, Edoardo Patriarca. Il sostegno dello Stato è “importante” perché non si possono respingere “tanti ragazzi e ragazze che vogliono rimboccarsi le maniche e fare qualcosa per gli altri”. “Spero che la Legge di Stabilità esca dalle aule parlamentari con un apprezzabile incremento delle risorse per il Terzo settore ed il Servizio civile universale.

E il presidente della Camera sottolinea anche che a fronte alle “notizie sconvolgenti” dell’inchiesta romana che danno l’impressione che tutto sia “affarismo, corruzione, speculazione”, ci sono “milioni di volontari che ogni giorno, senza fare notizia, fanno il loro lavoro con impegno, slancio e onestà”.

Una grande assemblea del volontariato si terrà la prossima primavera. “Constatiamo – dichiara Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – che nel Ddl di riforma del Terzo Settore proprio il volontariato pare messo ai margini”. “Con questa iniziativa – aggiunge Enzo Costa, coordinatore della Consulta del Volontariato presso il Forum – desideriamo rimettere al centro dell’agenda politica la necessità di valorizzare questo patrimonio nazionale”. “È il momento di dare voce al volontariato italiano, coinvolgendo le sue numerose organizzazioni: le più grandi così come le più piccole”, commenta Stefano Tabò, presidente di CSVnet.

“Abbiamo sempre vissuto il 5 dicembre come una giornata di impegno anziché di celebrazione – dichiara Emma Cavallaro, Presidente di ConVol – ancor più quest’anno in cui vediamo i più deboli fatti oggetto di scandalose e intollerabili speculazioni”. Un grande bacino di volontari, circa 150mila, sono nella Croce Rossa, impegnati nelle zone più diverse, dai Comuni italiani alluvionati ai campi profughi del Kurdistan. Il presidente Francesco Rocca rileva che “in una particolare congiuntura economica il volontariato oggi assume ancora più significato anche se, sempre più spesso, tende a sostituire il ruolo delle istituzioni. Questo noi non lo vogliamo. Vogliamo stare dalla parte di chi soffre, ma con un ruolo di ausiliarietà e non di assistenzialismo”.

Fonte: www.avvenire.it

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