GRAN BRETAGNA, CINQUE FAMIGLIE POSSIEDONO PIÙ DI 12 MILIONI DI PERSONE
Cinque nomi, cinque casati, cinque fortune, nelle mani di cinque famiglie inglesi. Secondo un rapporto realizzato dall’ONG Oxfam cresce la disuguaglianza nella società britannica e per dimostrarlo basta questa notizia: le cinque famiglie inglesi più benestanti possiedono più di quello che hanno insieme il 20% dei loro compatrioti, ovvero 12,6 milioni di persone.
Partendo dalla classifica pubblicata sulla rivista Forbes sulle persone più ricche del mondo, Oxfam ha infatti stimato che, la totalità del capitale detenuto da cinque famiglie inglesi, ovvero 28,2 miliardi di sterline, 33,7 miliardi di euro, supererebbero il capitale nelle mani del 20% della popolazione più modesta d’Inghilterra, che sarebbe pari a 28,1 miliardi di sterline, 33,6 miliardi di euro, ovvero 2667 euro ciascuno.
Prima in questa fortunata classifica la famiglia del duca di Westminster, Gerald Grosvenor, che possiede 77 ettari di terreni a Londra, 39 000 in Scozia, 13 000 in Spagna e dirige un importante gruppo immobiliare. La sua fortuna sarebbe addirittura superiore a quella del 10% di tutti i cittadini più poveri messi insieme.
Le differenze di classe a causa della crisi economica che rende sempre più ricchi i ricchi e più poveri i poveri, continuano infatti ad aumentare. In questi ultimi due decenni, infatti, lo 0,1% della popolazione, ovvero i grandi benestanti, hanno visto le proprie ricchezze crescere quattro volte più velocemente rispetto al 90% della popolazione meno abbiente.
Oxfam rivela un altro dato sconvolgente, ovvero che oggi per la prima volta tra i “poveri” sono più quelli che hanno un impiego rispetto a quelli che ne sono privi. Il lavoro, quindi, rende paradossalmente poveri se impone uno stipendio da fame.
“La Gran Bretagna sta diventando una nazione profondamente divisa, con una elite di ricchi che vede i propri guadagni aumentare mentre milioni di famiglie lottano per arrivare a fine mese” spiega il portavoce dell’organizzazione che chiede al governo britannico di lottare contro l’evasione fiscale e di migliorare la ridistribuzione sociale.