A Roma 30mila bambini in povertà assoluta
Mentre tutti i media nazionali parlano solo di Letta, Renzi, animali e gatti….A Roma 30mila bambini vivono in povertà assoluta.
Secondo il rapporto sulla povertà nel Lazio realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, nella Capitale ci sono oltre 30mila bambini indigenti.
La crisi economica si fa sentire anche sui più piccoli, soprattutto nelle grandi città come Roma dove ad esempio ci sono oltre 30mila bambini in condizioni di povertà assoluta. È quanto emerge dal terzo Rapporto sulla povertà a Roma e nel Lazio 2013 realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio e basato sulle stime dell’assessorato al Sostegno sociale e alla sussidiarietà del comune capitolino.
Come spiega lo studio presentato questa mattina a Roma, la condizione di povertà dei minori riguarda in generale tutto il Lazio, visto che secondo l’ultimo rapporto Censis nella Regione i bambini che soffrono di indigenza alimentare sono 37mila, pari all’8,69 per cento del totale dei residenti. Un dato allarmante che colloca la regione al quarto posto in Italia, dietro Campania, Sicilia e Lombardia.
Inoltre come viene sottolineato nel rapporto “Occorre tener presente come a Roma un bambino su 3 è nato in una famiglia atipica e nel Lazio, se ci si sposa meno rispetto alle altre regioni, si hanno tuttavia più rotture coniugali e ben il 75,4 per cento delle separazioni e il 62 per cento dei divorzi riguardano coppie con figli”.
Peggiorano le condizioni di vita
Oltre alla povertà assoluta sono da segnalare poi anche i numerosi casi di peggioramento delle condizioni di vita in generale, con consumi ormai completamente trasformati e ridotti all’osso. “La crisi economica trasforma anche le abitudine e gli stili di vita” spiegano nel Rapporto, aggiungendo “Si risparmia su cibo e cure mediche. Ne è riprova l’aumento della distribuzione di generi alimentari nelle strutture caritative, ma anche quello dei farmaci”.
“Il Banco Farmaceutico ha distribuito agli enti di volontariato 8 milioni di farmaci in Italia nel 2013, mentre erano 2 milioni nel 2007″ viene sottolineato nel rapporto, dove viene messa in evidenza anche la mancanza di adeguate reti di supporto per le famiglie colpite dalla crisi. “Tale assenza di reti, parentali in primo luogo, ma anche amicali e di vicinato, che rappresentano la prima risorsa delle famiglie italiane, non sempre ha potuto trovare sostegno in un’offerta di servizi pubblici spesso inadatta a rispondere ai nuovi bisogni” avvertono calla Comunità di Sant’Egidio.