Canada: biomasse trinciaforeste
La prima immagine è quella di una foresta naturale. La seconda immagine raffigura lo stesso tratto di terra, ma senza più alberi: solo un deserto fangoso, cosparso di rami abbandonati. Il commento è laconico: Biomasse: questo vi sembra sostenibile?
Così il Comitato per la difesa dei caribù, denuncia la fine delle foreste di Caribou Mines, nella Nova Scotia, in Canada, abbattute dalla Northern Pulp Limited.
La biomassa è considerata una fonte energetica rinnovabile, ma per il Comitato per la difesa dei caribù teme che grandi tratti di foresta primaria possano essere distrutti per la produzione di energia “verde”. La Northern Pulp produce biomasse sotto forma di cippati, da bruciare nel proprio impianto di Port Hawkesbury.
La Northern Pulp è certificata dal Sustainable Forestry Initiative (SFI), parte del discusso schema di certificazione internazionale PEFC. Ma non convince gli ambientalisti. “Abbattere a raso una foresta è una pessima pratica. Quando si portano via tutto per fare biomassa è anche peggio” commenta Jamie Simpson, dell’Ecology Action Centre.
Il governo provinciale ha approvato il progetto dell’impianto di Port Hawkesbury, per consentire alla Nova Scotia Power di produrre energia rispettando l’obiettivo per il 2015 sulle fonti rinnovabili. Per allora la quota dovrà arrivare al del 25 per cento
L’impiego di biomassa è presentato dal governo come una pratica sostenibile, poiché si tratta di energia rinnovabile, e nel 2009 ne è stato raccomandato l’impiego. Per gli ambientalisti si tratta di un nonsenso. Ma il taglio a raso ha un forte impatto anche sul suolo e sullo stock di carbonio.
Il sito di prelievo di Caribou Mines, secondo Jamie Simpson presenta chiari segni di drastica perdita di biodiversità e di assorbimento di carbonio: “dobbiamo ridurre e limitare la pratica del taglio a raso nella nostra provincia, è davvero troppo. Stiamo tentando di incoraggiare il governo a stabilire regole chiare sul prelievo di biomassa e sulla gestione della pratica del taglio a raso. Se pratichi il taglio a raso e porti via tutta la biomassa da un sito, è evidente quale sarà il risultato” ha commentato Jamie Simpson.
Fonte: www.salvaleforeste.it