Oggi il «popolo dell’acqua» a Montecitorio
Il 4 novembre, il senato ha approvato l’articolo 15 del decreto legge n. 135 «che sottrae ai cittadini l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati e per le banche».
Lo denuncia il Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che invita tutto il «popolo dell’acqua», le realtà sociali e territoriali, ambientaliste e per la tutela dei beni comuni, sindacali e degli studenti, alla manifestazione davanti al parlamento a Roma, oggi alle 10,30.
La mobilitazione coincide con la discussione del decreto alla camera, dove è approdato ieri in commissione affari costituzionali, per essere votato in aula il prossimo 16.
Se passasse, si andrebbe speditamente verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici, prevedendo: «l’affidamento della gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica o, in alternativa, a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40 per cento; la cessazione degli affidamenti ‘in house’ a società totalmente pubblica, controllate dai comuni, alla data del 31 dicembre 2011». www.acquabenecomune.org