Biodiesel: attraversare l’Australia con un pieno di patatine fritte
Attraversare l’Australia a bordo di una motocicletta alimentata esclusivamente a olio di frittura è di per sé un’impresa, ma se a compiere il viaggio è un ex-estrattore di petrolio inglese neo convertito all’ecologia, il tutto assume una nuova dimensione. Paul Carter, questo il nome dell’uomo, ha dato il via alla sua avventura l’otto settembre in sella a Betty the BioBike, la due ruote realizzata dagli studenti della School of Mechanical Engineering dell’Università di Adelaide e dotata di un motore alimentato a biodiesel, a sua volta a partire da una miscela di olio di scarto di frittura e grasso animale.
La moto in questione è già stata sperimentata dal campus nel 2007 aggiudicandosi il premio ambiente nella competizione Panasonic World Solar Challenge, grazie alla sua capacità di rilasciare solo 71 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso e con un’efficienza di 3,5 litri per 100 km. Valori notevoli che se da un lato ancora non possono competere con il diesel fossile, riescono sicuramente dimostrare che un’altra strada è percorribile.
“Questa esperienza ha dimostrato che il biodiesel può essere utilizzato per alimentare un veicolo commerciale tipo su lunghe distanze, avendo un significativo impatto positivo sull’ambiente”, ha spiegato uno degli ingegneri a capo del progetto. “Per un ragazzo come me che è venuto dal petrolio e dalle piattaforme offshore, è un bel cambiamento l’essere coinvolti in un progetto in cui io sono in sella a una bicicletta che va senza benzina”, ha commentato Carter, che ora si trova a percorrere 20.000 km sulle strade australiane. I curatori del progetto hanno precisato che vantando di una velocità di crociera di 95 km/h, durante l’ ‘eco-viaggio’ consumerà circa 650 litri di olio esausto.